Milano la peggiore con Madrid, l’indice FTSE Mib perde contatto con quota 27.000 punti, in netta perdita anche Francoforte. Investitori in cauta attesa delle decisioni della Fed domani sera sui tassi di interesse
I principali indici azionari europei peggiorano nettamente nella parte finale della seduta con perdite superiori al punto percentuale e Milano e Madrid fanalini di coda. Il comparto bancario aveva inizialmente reagito positivamente alla notizia che JP Morgan si era aggiudicata il controllo della First Republic Bank, ma poi si è girato in negativo insieme agli energetici, appesantiti dal netto ribasso del prezzo del petrolio.
Nella prima parte della seduta gli investitori avevano guardato soprattutto all’inflazione dell’Eurozona e in particolare al dato core, che non tiene conto di energia e alimentari, scesa dal 5,7 al 5,6 per cento. Un dato positivo che ha in parte compensato gli indici dei direttori acquisti ad aprile scesi da 47,3 a 45,8, il minimo da 35 mesi e sotto quota 50, che segna lo spartiacque tra la contrazione e espansione dell’economia.
Gli investitori sono in cauta attesa delle decisioni che saranno annunciate domani sera a mercati chiusi dalla Fed, da cui ci si aspetta un altro rialzo limitato a 25 punti base, che però potrebbe essere l’ultimo prima di una pausa di riflessione. Giovedì toccherà alla Bce, da cui i mercati si aspettano che vada avanti con i rialzi dei tassi.
A livello di singoli titoli a a Piazza Affari si segnala in rialzo StMicroelectronics e Campari, mentre sul versante opposto si muovono Saipem, Tenaris ed Eni, appesantite da un prezzo del petrolio in pesante calo di oltre il 4% sia nella versione WTI che Brent. Debole anche l’euro che perde quota 1,10 contro dollaro.
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.