Nuove crisi, nuove strategie, nuove opportunità. Il Salone del Risparmio appena concluso ci ha parlato di nuovi sviluppi nel mondo degli investimenti, con investitori più accorti che al contempo non vogliono perdersi le possibilità di eventuali plus dai trend in crescita. Come fare? Basta seguire le istruzioni
Il 2023 non è una cassettiera.
Nessun nome in svedese, nessuna Å e nessuna Ö, nessuna vite da fissare, nessuna mensola da montare. All’inizio potrà essere sembrato assurdo o anche preoccupante, dato che l’ormai ex-anno nuovo si portava dietro una mole non indifferente di sconquassi geopolitici ed economici. Non bisogna farsi intimidire, però. Ė un po’ come aprire per la prima volta le istruzioni per montare quella cassettiera. Un passo alla volta, una mensola alla volta, il mobile verrà fuori.
Solo che il 2023 non è un mobile, dicevamo. Non ci servono cacciaviti o martelli per tirarlo su, ma delle istruzioni farebbero comunque molto comodo. Qui arriva il Salone del Risparmio, che anche nella sua edizione ’23 – terminata giovedì 18 maggio – ci parla del “Risparmio oltre la crisi – Accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli”.
E sì: questo è un titolo perfetto per un bel libretto d’istruzioni.
IN CASO DI CRISI, ROMPERE QUI
Attenzione: il momento difficile non è ancora finito. Questo viene subito messo in chiaro dagli esperti che hanno partecipato al Salone. E altrimenti non servirebbero le istruzioni, giusto?
Dopo una decina d’anni di sostanziale tranquillità, i dissesti sociali e geopolitici hanno risvegliato un vulcano dormiente: materie prime, rifornimenti energetici, costo del denaro, tutte cose che hanno sparpagliato le carte in tavola, mandando a vuoto investitori, aziende e persino banche. Nell’ultimo anno tutti i protagonisti del mercato hanno capito cosa può fare questo mondo, in una sorta di Natura spinoziana di cui tutti siamo parte in maniera iper-collegata e dove produciamo e subiamo qualsiasi effetto. Per questo il singolo investitore chiede prodotti finanziari tutelati e sicuri, senza però voler rinunciare al “rischio del guadagno”. E questo è un controsenso solo se ci si ferma a questa pagina, ma andiamo avanti con il libretto d’istruzioni. Gli esperti ci dicono anche se è giusto e normale voler mettere nel portafoglio dei prodotti più sicuri, d’altra parte basta poco per andare oltre e differenziare: bisogna solo scendere a compromessi con le oscillazioni, ma questo è il gioco.
Un gioco in cui le aziende tengono banco, dove sono loro a tenere in mano il tris vincente: space economy, tecnologia e transizione energetica. Si parla di “capitalismo virtuoso”, di accortezze verso un mercato che ha a cuore il pianeta, e di punti d’incontro anche con le generazioni future.
Se il gioco è questo, vale davvero la pena starci…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.