I progressi delle economie in via di sviluppo, i rendimenti allettanti, il miglioramento della bilancia commerciale e la sottovalutazione delle valute locali rendono i mercati emergenti un’attraente asset class
Dopo un 2022 in cui sono risultate tra le asset class finanziarie più penalizzate, i mercati emergenti mostrano ora prospettive più interessanti. A loro favore giocano molteplici fattori a cominciare dal diverso ciclo dei tassi di interesse. “Le banche centrali di molti dei principali Paesi in via di sviluppo si sono mosse in anticipo, in media 18 mesi prima che le economie sviluppate iniziassero ad alzare i tassi. Un approccio precauzionale che ha raffreddato l’inflazione, ha sostenuto la fiducia degli investitori e le valute” fanno sapere gli esperti di RBC BlueBay Asset Management.
VALUTE PRONTE AL RECUPERO E INFLAZIONE IN DISCESA
Dopo 10 anni in cui le valute emergenti hanno vissuto situazioni piuttosto contrastanti che hanno scoraggiato gli investitori, ora sembra essere finalmente arrivato il loro momento alla luce del fatto che si sono svalutate in media tra il 50% e il 60% nell’ultimo decennio, e adesso evidenziano tassi di rendimento molto attraenti. Nel frattempo l’azione in anticipo sui tassi messa in campo dalle banche centrali ha consentito di raggiungere il picco dell’inflazione nella maggior parte dei paesi emergenti e ora si assiste a un carovita al ribasso con una traiettoria in discesa…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.