Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi asset Italia di GAM Sgr sottolinea come sia indispensabile per Repubblicani e Democratici trovare un punto di incontro per evitare conseguenze molto pesanti
I mercati scommettono su un accordo sul tetto al debito Usa, entro la data ultima del primo giugno 2023. L’innalzamento del limite sul tetto al debito pubblico non è una novità per l’amministrazione americana, dagli anni 60 ad oggi è stato votato ben 80 volte, ma la polarizzazione del congresso su posizioni radicali frutto dell’era Trump, ha reso i negoziati più difficili che mai. “Il default avrebbe conseguenze catastrofiche per oltre otto milioni di lavoratori americani, oltre che per il mercato dei Treasury, con ricadute sia sul settore bancario già sotto stress, che sul sistema pensionistico”, sottolinea Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi asset Italia di GAM Sgr.
LE POSIZIONI DI REPUBBLICANI E DEMOCRATICI
“Kevin McCarthy, repubblicano e speaker della Camera dei rappresentanti – continua il gestore di GAM Sgr – è il politico più seguito e intervistato di queste settimane a Washington. A lui l’arduo compito di trovare un compromesso che metta d’accordo le ali più estreme dei due schieramenti politici. Sul tavolo ci sono questioni importanti che possono avere ripercussioni profonde sia sull’economia reale americana che sui mercati finanziari”. Per il momento i due partiti di maggioranza rimangono su posizioni divergenti: i Repubblicani vorrebbero un deciso e duraturo taglio della spesa sociale unito ad una ridistribuzione del budget che vada a incrementare le risorse del Pentagono, mentre i Democratici sono disposti a ridurre il deficit ma solo attraverso tagli temporanei e trasversali su tutte le voci di spesa, incluse quelle per la difesa…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.