Il Global CIO Benjamin Melman esprime una preferenza per l’obbligazionario e vede qualche opportunità nell’azionario, ad esempio cinese, e in generale focus sui segmenti healthcare, big data e capitale umano
Il contesto generale sembra indubbiamente favorevole, sia l’attività economica che l’inflazione stanno rallentando in modo relativamente lento negli Stati Uniti e in Europa, dove l’occupazione e i salari hanno mantenuto il proprio slancio. Anche gli utili societari riportati nel primo trimestre sono stati, in linea generale, superiori alle aspettative, soprattutto in Europa. Ma Edmond de Rothschild AM, in un commento di Benjamin Melman, Global Chief Investment Officer, osserva che l’inasprimento delle condizioni di credito e il calo della domanda di prestiti indicati da Fed e Bce, e il calo dell’indice tedesco Zew per il terzo mese consecutivo, lasciano pochi dubbi sul prossimo deterioramento economico. La questione della recessione, sulla bocca di tutti e finora rimandata, deve quindi ancora trovare una risposta.
MENO LIQUIDITÀ DALLE BANCHE CENTRALI
Il rischio di una crisi bancaria USA è contenuto, ma la situazione è ancora delicata, i titoli degli istituti regionali continuano l’impressionante caduta, i depositi si stanno erodendo ma senza crollare. Allo stesso modo, gli spread delle obbligazioni con sottostante mutui commerciali (CMBS) potrebbero allargarsi, anche se per ora non ci sono troppi scossoni. La liquidità delle banche centrali è destinata a ridursi e le riserve bancarie dovrebbero ricominciare a scendere, mentre anche la Bce sta avviando il proprio inasprimento quantitativo e la Banca del Giappone non ha più bisogno di aumentare il bilancio per mantenere il controllo della curva dei rendimenti, con i mercati obbligazionari che si stanno stabilizzando…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.