Prima uscita per l’ex premier, da quando ha lasciato Palazzi Chigi, che dal MIT ha parlato anche di inflazione “più resiliente del previsto”. Questo renderà necessaria “probabilmente una cauta continuazione della stretta monetaria”
“La brutale invasione russa dell’Ucraina non era un atto di follia imprevedibile” ma “un passo premeditato” di Vladimir Putin e “un colpo intenzionale per l’Ue”. Lo ha detto l’ex premier, Mario Draghi, parlando al MIT di Boston, nella sua prima uscita pubblica da quando ha lasciato Palazzo Chigi. “I valori esistenziali dell’Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica”, ed è “per questo che non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra”.
“COLPO FATALE”
Per Draghi, accettare una vittoria russa “infliggerebbe un colpo fatale all’Ue”. Perché “accettare una vittoria russa o un pareggio confuso indebolirebbe fatalmente altri Stati confinanti e manderebbe un messaggio agli autocrati che l’Ue è pronta a scendere a compromessi su ciò che rappresenta, su ciò che è. Segnalerebbe inoltre ai nostri partner orientali che il nostro impegno per la loro libertà e indipendenza – un pilastro della nostra politica estera – non è poi così incrollabile”, ha spiegato l’ex premier…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.