Un commento di Vince Gonzales spiega cosa fare della liquidità in eccesso con la potenziale fine dei rialzi della Fed, comunque prospettive più favorevoli per i rendimenti delle obbligazioni dopo un 2022 negativo
Ancora cautela sulle prospettive del credito nei prossimi sei-dodici mesi, perché potrebbe permanere una continua volatilità e un ulteriore ampliamento degli spread, con l’economia che si troverà ad affrontare ostacoli con la possibilità di scivolare verso la recessione. Ma le obbligazioni a breve termine, che offrono un rendimento più elevato per un periodo più lungo del previsto, offrono una maggiore protezione, e con la potenziale fine dei rialzi dei tassi della Fed, si preannunciano prospettive più favorevoli per i rendimenti obbligazionari dopo un 2022 negativo.
DOPO LA CORSA AI FONDI MONETARI È IL MOMENTO DI TORNARE SUI PROPRI PASSI
Sono le indicazioni di Capital Group che spiega cosa fare con la liquidità in eccesso se la Fed cambia rotta in un commento di Vince Gonzales, gestore di portafoglio a reddito fisso. Con la potenziale fine dei rialzi, l’anno in corso si preannuncia già favorevole per i rendimenti obbligazionari, dopo che nel 2022 gli investitori si sono precipitati a disinvestire, facendo impennare i fondi del mercato monetario a 5.200 miliardi di dollari, e ora potrebbero chiedersi se non sia il momento di tornare sui propri passi. Gonzales nota che i rendimenti obbligazionari a breve sono saliti ai valori più alti da oltre 15 anni e rimangono interessanti, mentre le obbligazioni di alta qualità con rating AAA offrono rendimenti tra il 5% e il 6%, contribuendo a offrire un reddito interessante e un margine contro la volatilità…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.