L’asset allocation adesso può sfruttare i rendimenti obbligazionari che offrono costantemente il 2-3% mentre le azioni dovranno sovraperformare sulla base dell’andamento degli utili aziendali
L’economia globale sta attraversando una profonda transizione verso un mondo di tassi di interesse e inflazione più elevati, che implica nei prossimi anni un percorso irregolare per le banche centrali che mirano a un tasso dei prezzi al consumo al 2%. È questo lo scenario delineato da Shamik Dhar, chief economist di BNY Mellon Investment Management, secondo il quale questo creerà livelli elevati di volatilità di mercato e economici, ma anche un mondo più razionale per l’allocazione delle attività.
OBBLIGAZIONI SOVRANE E INVESTMENT GRADE
Il manager pensa che le obbligazioni sovrane e investment grade siano il posto dove posizionarsi a breve e medio termine perché hanno il potenziale per offrire reddito. Inoltre, afferma che le obbligazioni potrebbero beneficiare anche di una rivalutazione in conto capitale se i tassi iniziassero a scendere, fungendo inoltre come copertura contro l’esposizione azionaria. “Un mondo in cui i rendimenti obbligazionari offrono costantemente il 2-3% è un regime più sensato in cui fare asset allocazione. È anche un mondo in cui le azioni devono sovraperformare sulla base dell’andamento dei profitti aziendali e non soltanto perché i tassi di interesse sono bassi” riferisce Dhar…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.