Nel secondo semestre del 2023 da privilegiare i titoli di Stato e l’oro agli attivi rischiosi. In prossimità del 2024, il miglioramento dell’outlook sugli utili potrebbe invece offrire l’opportunità di incrementare gli attivi rischiosi
L’inflazione elevata in un contesto macro-politico restrittivo e di un peggioramento delle dinamiche geopolitiche prospettano una crescita mondiale complessivamente bassa per il 2023. “L’outlook sulla crescita risulta ancora più variegato all’interno delle singole regioni e dei singoli Paesi, tenendo conto che i miglioramenti riflettono più una dinamica a breve termine che non futuri, inattesi sostegni a favore” fa sapere Monica Defend, Head of Amundi Institute.
CAROVITA SUPERIORE AL TARGET FINO A META’ 2024
Nonostante la stretta monetaria, i cui effetti ritardati sull’economia reale si stanno facendo ancora sentire, sembri prossima alla conclusione, le Banche Centrali dovrebbero mantenere ancora per un po’ un orientamento monetario restrittivo: ciò deve indurre a tenere nella corretta considerazione la liquidità. “Prevediamo una crescita anemica in Europa, con il Regno Unito che dovrebbe riuscire a evitare la recessione grazie all’ottimo andamento del mercato del lavoro e ai maggiori introiti fiscali. Le famiglie e le imprese dovrebbero ridurre le spese sia le condizioni più difficili di accesso al credito e sia per l’elevata inflazione. Carovita che, comunque dovrebbe rimanere superiore al target fino a metà 2024 nonostante una crescita inferiore al potenziale” spiega Defend…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.