L’inflazione negli Stati Uniti è diminuita, sono salite le Borse e si è attenuata la ripidità dell’inversione della curva americana. Prima di una schiarita, però, bisognerà attendere segnali più persistenti che convincano le banche centrali a cambiare rotta
I violenti temporali di luglio hanno creato molti disagi alle famiglie italiane. E non si parla soltanto degli eventi meteorologici della zona tra Milano e Varese, ma anche delle sorprese economiche di luglio. Tante persone hanno i portafogli più leggeri e rinunceranno alle vacanze. L’impennata dei prezzi e il conseguente rialzo dei tassi delle banche centrali, che ha impattato fortemente sulle rate dei mutui a tasso variabile, hanno pesato sui conti economici delle famiglie italiane. Le cose non sono destinate a cambiare a breve, è probabile che il tasso Euribor salga ancora, potrebbe raggiungere il picco in settembre per poi scendere nel corso del 2024.
AUMENTO DEI TASSI
Nella rubrica settimanale, “L’Alpha e il Beta”, a cura di Carlo Benetti, Market specialist di GAM (Italia) Sgr si prevede che, se non ci saranno sorprese, la Banca centrale europea continuerà ad alzare il tasso di riferimento, manovra dolorosa che però sembra avere effetto sulle aspettative di inflazione. Le aspettative sono importanti, sono uno di due motori, l’altro è l’aumento dei costi, che spingono l’aumento dei prezzi, costituiscono l’ingrediente più importante nelle decisioni sui nuovi listini e nelle contrattazioni salariali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.