I listini europei riprendono fiato dopo i rialzi seguiti alla riunione della Bce, che ieri ha deciso di alzare i tassi di interesse di 25 punti base. Oggi è prevista la pubblicazione del dato sull’inflazione Usa
Partenza in calo per i listini europei nell’ultima seduta della settimana. Il Ftse Mib di Piazza Affari cede lo 0,1%, il Dax di Francoforte perde lo 0,3%. A Piazza Affari Eni in rialzo (+0,9%) nonostante la pubblicazione di una trimestrale debole, con un utile operativo adjusted di 4,2 miliardi di euro (rispetto ai 7 miliardi dell’analogo trimestre 2022) e un utile netto adjusted di 1,94 miliardi, dimezzato anno su anno (- 49%) a causa dello scenario più debole. Tuttavia, i dati sono stati superiori alle attese del consensus.
LE MOSSE DELLA BCE
Giovedì la Bce ha aumentato i tassi di 25 punti base e le dichiarazioni di Christine Lagarde sono state accolte positivamente dai mercati, che intravedono una possibile pausa a settembre. “La BCE non ha disatteso le aspettative ed ha aumentato i tassi di 25 punti base. A differenza della Fed, non si può parlare di un rialzo accomodante in quanto la BCE chiaramente non ha terminato la stretta finanziaria, mentre quella della Fed potrebbe volgere al termine. È una mossa sensata in quanto la BCE ha avviato in ritardo questo attuale ciclo di restringimento. L’inflazione non si comporta altrettanto bene nell’eurozona. All’opposto che negli Stati Uniti, il mercato del lavoro beneficia di un supporto strutturale in tutta l’Eurozona, incrementando la viscosità dell’inflazione indotta dai salari”, commenta Jack McIntyre, Portfolio Manager di Brandywine Global, parte di Franklin Templeton…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.