Lunedì Ark Invest, guidata da Cathie Wood, ha effettuato diverse operazioni, la più importante delle quali è stata la vendita di azioni di Robinhood Markets Inc (NASDAQ:HOOD) e Coinbase Global Inc (NASDAQ:COIN). Ark ha inoltre aumentato la sua quota in Pinterest Inc (NYSE:PINS).
L’operazione su Robinhood
Ark Invest ha venduto 373.175 azioni di Robinhood, per un valore di 4,8 milioni di dollari – sulla base del prezzo di chiusura di lunedì, che ha mostrato una tendenza costante al rialzo. L’operazione è stata effettuata tramite Ark Fintech Innovation ETF (NYSE:ARKF).
Il titolo è salito di oltre il 43% da metà maggio a metà luglio, formando una serie di massimi e minimi superiori. Questo slancio rialzista, tuttavia, ha portato a una condizione di ipercomprato, con l’indice di forza relativa (RSI) del titolo salito a circa il 78% in quel periodo.
Ark Invest ha anche venduto 1.055 azioni di Coinbase attraverso il suo ARK Next Generation Internet ETF (NYSE:ARKW), un’operazione che arriva in un periodo di turbolenza per l’exchange di criptovalute. L’operazione è stata valutata in 104.033 dollari, sulla base del prezzo di chiusura delle azioni di 98,61 dollari.
Coinbase ha dovuto affrontare il controllo normativo della SEC, che ha accusato la società di operare come broker non registrato. Nonostante queste sfide, Coinbase ha lanciato un programma di ricompense del 4% per USDC, dimostrando così la sua capacità di recupero. Tuttavia, un recente report ha smentito le affermazioni secondo cui la SEC avrebbe consigliato a Coinbase di delistare alcuni asset.
L’azienda ha ulteriormente aumentato la sua partecipazione in Pinterest attraverso il Fintech Innovation ETF, a seguito di un upgrade da parte dell’analista Mark Mahaney di Evercore ISI Group. Ark ha acquistato 121.389 azioni del social network incentrato sulle foto per quasi 3,5 milioni di dollari, sulla base del prezzo di chiusura delle azioni Pinterest di 28,99 dollari di lunedì.
L’analista ha aggiornato Pinterest da In-Line a Outperform e ha alzato il target price da 30 a 41 dollari, citando la stabilizzazione della spesa pubblicitaria digitale, i miglioramenti operativi e la valutazione ragionevole come ragioni alla base del cambiamento.