Una settimana dopo il giorno delle elezioni presidenziali statunitensi, i colossi tech Facebook Inc (NASDAQ:FB) e Alphabet Inc (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG) hanno deciso di estendere il divieto di pubblicità politica, probabilmente per un mese.
Cosa è successo
Una pubblicazione del Wall Street Journal ha citato alcune fonti secondo le quali “è improbabile che Google revocherà il divieto a novembre o a dicembre”; il rapporto ha anche menzionato una dichiarazione resa via e-mail da Facebook, in cui si afferma che il portale social mira a tenere sotto controllo la diffusione di false narrazioni, che portano confusione circa i risultati elettorali.
Il Journal ha anche fatto riferimento al blog di FB, in cui si legge che le iniziative sono state “parte dei nostri sforzi ininterrotti per proteggere le elezioni”.
Perché è importante
Sabato l’Associated Press ha dichiarato il trionfo del presidente eletto Joe Biden; Donald Trump si è mostrato in disaccordo con i risultati di quella che definisce una frode elettorale, senza avere però prodotto finora alcuna prova concreta a sostegno della sua tesi.
Tali affermazioni creano un potenziale conflitto, segnatamente con lo stato della Georgia che si sta preparando per in 5 gennaio, data in cui si andrà al ballottaggio per il Senato.
I rappresentanti delle campagne di ballottaggio per il partito Democratico chiedono che il confronto per il Senato venga esentato da queste misure: credono infatti che i social media e le piattaforme digitali potrebbero rappresentare uno strumento per promuovere la consapevolezza fra gli elettori; anche i Repubblicani mantengono una posizione simile in merito al divieto di annunci pubblicitari politici, come riferisce il WSJ.
Lo spareggio per il Senato potrebbe essere fondamentale dal momento che se la vittoria di un solo seggio darebbe al partito Repubblicano la maggioranza dell’assemblea, i Democratici al contrario devono assicurarsi entrambi i seggi per avere un controllo paritario del Senato, secondo quanto riporta Politico.
Facebook ha ricevuto diverse critiche la scorsa settimana per aver permesso ai candidati alla presidenza di dichiarare vittorie nei singoli stati; queste critiche sono arrivate pochi giorni dopo che la piattaforma social era stata utilizzata per ripubblicare annunci bloccati contro Joe Biden, all’epoca candidato presidenziale.
Movimento dei prezzi
Mercoledì le azioni FB hanno chiuso in rialzo dell’1,49%, a 276,48 dollari, mentre GOOG ha guadagnato lo 0,71%, a 1.752,71 dollari.