Il blitz della tassa sui profitti bancari ha creato tensioni sui mercati e in Europa (Meloni diserta Cernobbio proprio per evitare i banchieri?). E ora c’è pure la partita del Patto di Stabilità e di una manovra tra promesse mirabolanti e mancanza di fondi. Serve diplomazia, non lo scontro
Il “blitz”, parecchio improvvisato, della tassa sugli extra profitti bancari. Il conseguente nervosismo della Bce che pare non fosse stata informata, e ci sono regole europee in questo senso. Una certa sbandierata vocazione “dirigista” sui mercati, come nella partita con le compagnie aeree, con lo scontro con Ryanair che si è rivolta proprio all’Europa. Alcuni affondi di testate economiche internazionali che a taluni sono suonati come “messaggi”. Se si prova a mettere tutti in fila questi elementi, inevitabilmente in questa estate calda in tutti i sensi c’è stata sempre più la sensazione che, forse, sta crescendo sotto traccia una tensione tra Italia, nel senso di governo italiano, e autorità e poteri economici d’Europa. In un momento ora in cui si aprono le partite, collegate, della manovra e del Patto di Stabilità.
Sarebbe una dinamica già vista, un film già visto, verrebbe da dire, per il nostro Paese. Perché l’Italia è parte dell’Unione Europea con annessi e connessi, quindi ovvio e giusto che bisogna fare i conti con regole e usanze continentali. E perché, come sappiamo bene, siamo un Paese con un altissimo debito che va costantemente rifinanziato, con titoli di stato che vengono sempre piazzati in buona parte all’estero. Può non piacere, può irritare le nostre pulsioni nazionaliste di pancia (di pancia appunto…), ma siamo un Paese inchiodato all’ormai famigerato spread. Quindi, mettendo tutto insieme, ci vuole sempre molta diplomazia e molto tatto quando si governano gli affari economici del sistema Italia e dei suoi complessi rapporti con l’Europa.
TASSA SU EXTRA PROFITTI BANCARI SBAGLIATA NEI MODI
La tassa sugli extra profitti bancari è stata in questo senso una forzatura, non tanto nell’idea e in fondo anche nella sostanza, ma soprattutto nella forma. Quella di un blitz a sorpresa, senza informare il settore bancario o le autorità europee, senza un preventivo dialogo, dando idea del “così è deciso e così si farà”. I mercati la hanno vissuta male, basta vedere la immediata reazione della Borsa, perché i mercati non amano il dirigismo di Stato e in meno di un giorno di fatto hanno obbligato il governo a trattare su modifiche…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.