Giovedì Twitter Inc (NYSE:TWTR) ha condiviso le statistiche inerenti alle settimane elettorali in un post sul suo blog: nelle due settimane comprese fra il 27 ottobre e l’11 novembre, il sito di microblogging ha contrassegnato circa 300.000 tweet con l’etichetta di contenuto “contestato e potenzialmente fuorviante”, una cifra che rappresenta circa lo 0,2% di tutti i tweet relativi alle elezioni statunitensi.
Cosa è successo: 456 dei tweet etichettati sono stati limitati, impedendo che venissero condivisi o ricevessero Mi piace o risposte.
Molti tweet sono stati etichettati nel giro di pochi minuti dopo la pubblicazione e circa il 74% degli utenti che hanno letto i tweet segnalati lo hanno fatto dopo l’aggiunta dell’etichetta.
Twitter ha contrassegnato molti tweet del presidente Donald Trump con l’etichetta “disputed”; secondo un conteggio effettuato dal New York Times, durante le due settimane elettorali, sono stati segnalati 51 dei tweet fatti da Trump, ovvero il 34%.
L’azienda guidata da Jack Dorsey afferma di aver osservato una diminuzione di circa il 29% nei “tweet con citazione” fra i tweet etichettati, a causa di un messaggio che li metteva in guardia contro la condivisione.
Perché è importante: Twitter continua a segnalare i tweet di Trump in merito alla presunta frode elettorale della quale il presidente finora non ha fornito alcuna prova; in passato Trump e molti politici Repubblicani hanno criticato la società per aver messo a tacere le voci conservatrici.
I dirigenti di Twitter hanno affermato di agire senza pregiudizi politici; il 17 novembre, l’amministratore delegato Jack Dorsey dovrebbe testimoniare davanti alla commissione giudiziaria del Senato USA sulla decisione della società, presa ad ottobre, di bloccare gli articoli del New York Post basati sui documenti ottenuti dal laptop di Hunter Biden, secondo quanto riferisce il Wall Street Journal.
Movimento dei prezzi: giovedì le azioni TWTR sono scese dell’1,99%, a 42,81 dollari.