Raiffeisen Capital Management analizza la nuova fase della competizione tra Paesi emergenti e sviluppati dopo l’allargamento a 11 del ‘club’ a 5, sempre più eterogeneo, che punta a un mondo multipolare più equo
I mercati azionari della maggior parte dei Paesi Emergenti hanno subito forti cali a agosto, ma senza seguito nelle settimane successive, anche se non c’è stata una significativa ripresa. Il quadro è in parte diverso per i singoli paesi, con gli indici azionari indiani e turchi che di recente hanno toccato nuovi massimi storici mentre l’azionario cinese rimane il grande ostacolo per buoni motivi fondamentali. Il Team Cee & Global Emerging Markets, di Raiffeisen Capital Management, fa il punto sul panorama composito del mondo emergente dopo che il summit dei BRICS, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ha deciso un notevole allargamento dell’alleanza economica con sei nuovi membri. I BRICS Plus sono molto eterogenei sotto diversi aspetti e hanno interessi in parte opposti, basti pensare a Cina e India, e resta da vedere se e come vogliono e possono implementare il loro obiettivo di un ordine mondiale multipolare più equo.
LA SVOLTA AL SUMMIT DI JOHANNESBURG
Indipendentemente da ciò, è da vedere secondo il Team di Raiffeisen se diventeremo effettivamente testimoni di un cambiamento epocale, in cui si rimescolano le carte dell’ordine economico mondiale e dove si affermano nuovi centri di potere, mentre quelli esistenti, soprattutto l’Europa, perdono influenza e peso. I BRICS, fino a poco fa quasi non più considerati, hanno richiamato l’attenzione al summit di Johannesburg con la decisione di ampliamento a 11 paesi, il BRICS Plus, da gennaio 2024, con l’aggiunta di Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati, mentre altri 16 avrebbero presentato domanda di adesione, e altri 25 mostrato un forte interesse potenziale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.