Gli sforzi della Federal Reserve per frenare l’inflazione hanno avuto un impatto negativo sui profitti delle società dell’S&P 500, secondo un report di Goldman Sachs.
Business Insider ha riferito che gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse sono stati chiaramente evidenti nella prima metà di quest’anno.
La banca centrale ha attivamente aumentato i tassi di interesse per affrontare l’inflazione, con tassi che attualmente oscillano tra il 5,25% e il 5,5%, i più alti dal 2001. Ciò ha influenzato sostanzialmente gli utili aziendali aumentando i costi di finanziamento. Di conseguenza, i costi di finanziamento per le aziende dell’S&P 500 sono aumentati di circa 40 punti base nel 2023, segnando il maggiore aumento in quasi due decenni, rivelano i dati di Goldman.
Il rendimento del capitale proprio (ROE) per l’S&P 500 è in calo rispetto al suo picco nel secondo trimestre dell’anno precedente, hanno osservato gli strateghi di Goldman. Il ROE dell’indice, esclusi i titoli finanziari, è sceso quest’anno di 69 punti base al 23,4%.
Secondo Goldman Sachs, questo calo, tuttavia, è ancora entro il 97° percentile per i dati dell’S&P 500 ex-finanziari per il ROE risalente al 1975. Ma il rapporto potrebbe potenzialmente peggiorare, in particolare se la Federal Reserve manterrà tassi di interesse elevati.
La banca prevede che il ROE dell’S&P 500, esclusi i finanziari, si stabilizzerà il prossimo anno, con una possibilità marginale di “espansione sostanziale” fino al 2024.
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