Jeremy Siegel, “le azioni sono il posto giusto in cui essere”

Nonostante l’aumento dei rischi geopolitici e dell’inflazione, Jeremy Siegel, professore alla Wharton School, incoraggia gli investitori a preferire le azioni rispetto ai bond.

Secondo un rapporto di Business Insider, Siegel ritiene che la crescita economica rimanga robusta, in parte grazie all’aumentata adozione dell’intelligenza artificiale.

Il professore ha notato che la crescita del PIL degli Stati Uniti nel 2023 è quasi il doppio di quella del 2022, anche se i guadagni di lavoro di quest’anno sono la metà di quelli dell’anno scorso. Questa tendenza sottolinea l’attuale ambiente di crescita della produttività.

“La promessa dell’AI è reale. La nostra crescita è guidata dalla produttività… la crescita guidata dalla produttività fa scendere l’inflazione, è buona per gli utili, ma fa salire i rendimenti. Voglio investire in azioni e non in obbligazioni”, ha dichiarato Siegel.

Siegel ha anche sostenuto che le azioni sono un investimento superiore in tempi di grandi deficit e di inflazione futura più alta. Considera i rischi geopolitici dovuti ai conflitti in Israele-Hamas, Russia-Ucraina e Cina-Taiwan come ragioni per investire in azioni invece di ritirarsi.

Crede che il calo dell’8% dell’S&P 500 dal luglio sia principalmente dovuto ai tassi di interesse più alti. Tuttavia, ritiene che questi tassi, guidati da una crescita economica più forte del previsto, siano un segnale positivo per i futuri guadagni delle aziende.

Siegel ha detto: “Nel lungo periodo, questi rendimenti reali, sebbene certamente più alti di quanto non siano stati negli ultimi 10-12 anni, non sono alti in termini di storia. E se abbiamo una crescita reale che è la fonte di questi rendimenti più elevati, non penso che sia un fattore negativo per le azioni.”

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