L’exchange decentralizzato KyberSwap ha offerto pubblicamente una taglia del 10% a un hacker non identificato responsabile di una rapina informatica in cui sono stati sottratti fondi per oltre 50 milioni di dollari.
L’offerta è stata comunicata tramite un messaggio da un portafoglio di distribuzione di contratti associato a KyberSwap.
Il messaggio riconosceva l’alto livello di abilità e pianificazione coinvolto nell’hack, descrivendolo come un’operazione ad alto valore atteso (EV) passata inosservata agli esperti.
KyberSwap ha avanzato una proposta all’hacker: una taglia equivalente al 10% dei fondi rubati in cambio della restituzione sicura di tutti i beni degli utenti.
Questo accordo suggeriva un approccio pragmatico per risolvere la situazione, dando priorità al recupero dei fondi degli utenti rispetto a misure punitive.
L’exchange decentralizzato ha illustrato i termini dell’accordo, invitando l’hacker a restituire il 90% dei fondi rubati a un indirizzo di portafoglio specificato entro le ore 6.00 UTC del 25 novembre.
Se l’hacker rispetterà l’impegno, riceverà una taglia del 10%, che sarà messa da parte appositamente per questo scopo.
Il messaggio implicava un senso di urgenza e il desiderio di risolvere rapidamente la questione, consentendo sia agli utenti che all’hacker di andare avanti.
Questo incidente ha messo in evidenza le continue sfide nello spazio della DeFi, dove gli hacker sofisticati e le violazioni della sicurezza sono diventati sempre più comuni.
La risposta di KyberSwap a questo incidente è stata un esempio notevole di come le piattaforme di criptovaluta stiano navigando nel complesso panorama della sicurezza degli asset digitali e della protezione degli utenti.
L’esito di questa situazione è ancora da vedere, mentre la comunità delle criptovalute e gli utenti di KyberSwap attendono la risposta dell’hacker a questa offerta non convenzionale.
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