Sixt SE, la più grande società di autonoleggio d’Europa, starebbe eliminando dalla propria flotta i veicoli elettrici Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) per le stesse ragioni della società di autonoleggio americana Hertz Global Holdings Inc (NASDAQ:HTZ).
Cosa è successo
Sixt sta cercando di ridurre i veicoli Tesla nella sua flotta a causa dei costi di riparazione più elevati delle auto elettriche rispetto a quelle con motore a combustione e dei valori di rivendita più bassi, come riporta Bloomberg News, citando un’e-mail inviata ai clienti.
Nonostante la marcia indietro sul gigante statunitense dei veicoli elettrici, l’azienda intende comunque passare ai veicoli elettrici per il 90% della sua flotta europea entro la fine del decennio.
Perché è importante
L’autonoleggio americano Hertz ha segnalato preoccupazioni simili in ottobre. Hertz ha annunciato l’intenzione di ridurre la propria flotta di veicoli elettrici, in particolare i veicoli Tesla, durante la conferenza di presentazione dei risultati del terzo trimestre. L’azienda ha citato i maggiori costi di riparazione dei danni e delle collisioni per i veicoli EV rispetto ai veicoli tradizionali, che hanno avuto un impatto sui risultati dell’ultimo trimestre e un’incidenza negativa sull’EBITDA.
Stephen Scherr, CEO di Hertz, ha spiegato che il calo del prezzo di vendita consigliato dal produttore (MSRP) dei veicoli elettrici, in particolare di Tesla, per tutto il 2023 ha portato a un valore di mercato equo inferiore per i veicoli elettrici di Hertz rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione ha comportato maggiori perdite e maggiori oneri in caso di recupero, incidendo negativamente sull’EBITDA. Scherr ha sottolineato che il margine EBITDA del terzo trimestre sarebbe stato significativamente più alto se l’intera flotta fosse stata composta da veicoli tradizionali con motore a combustione.
Hertz ha espresso l’intenzione di acquistare veicoli elettrici da altri produttori con reti di fornitura di componenti consolidate a prezzi inferiori. Anche se inizialmente l’azienda puntava a rendere elettrico il 25% della sua flotta entro la fine del 2024, Scherr ha chiarito che non si tratta di una tempistica rigida.