Dopo la sconfitta contro Apple, questa volta la giuria dà ragione alla società di Fortnite che ha accusato di monopolio illegale l’app store del gigante di Mountain View
Chissà contro intenderà combattere un domani Tim Sweeney, il ceo di Epic Games. Perché, dopo aver portato in tribunale negli ultimi anni prima Apple e ora Google, viene da domandarsi se il Don Chisciotte dei videogiochi troverà un nuovo mulino a vento contro cui scagliarsi, oppure se si riterrà soddisfatto di quello che, a ben guardare, è un agrodolce pareggio.
LA SCONFITTA CON APPLE
Correva il settembre del 2021 quando il giudice Gonzalez Rogers ha sentenziato un compromesso che non ha pienamente soddisfatto nessuna delle parti, ma dal quale Epic Games è uscita più sconfitta della controparte di Cupertino. In un verdetto parzialmente favorevole agli sviluppatori, ma non a Epic, Gonzalez Rogers ha deciso infatti di emettere un’ingiunzione permanente a livello nazionale che impedisce ad Apple di nascondere ai possessori di iPhone modalità alternative di pagamento. E, potenzialmente, di permettere agli sviluppatori di integrare i propri sistemi di pagamento nelle loro app. Una sconfitta per Apple ma una Caporetto per Tim Sweeney: innanzitutto perché il giudice ha dichiarato inaccettabile l’inserimento su iOS del sistema di un pagamento diretto di Epic in Fortnite, violando così il contratto con Apple. E poi perché quand’anche Epic volesse aggiungere ora un pulsante di pagamento in Fortnite, non potrebbe più farlo poiché Apple ha chiuso a suo tempo l’account sviluppatore di Epic, a seguito proprio di questa violazione contrattuale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.