Google (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG) testerà una nuova funzione del browser Chrome nel gennaio 2024 che limiterà la possibilità per gli inserzionisti di utilizzare i cookie di tracciamento.
Cosa è successo
Il gigante tecnologico ha rivelato nella giornata di giovedì che la funzione “Tracking Protection” sarà introdotta per l’1% degli utenti di Chrome in tutto il mondo il 4 gennaio, secondo quanto riportato da Reuters. Per impostazione predefinita, questa funzione limiterà il tracciamento cross-site. Google ha inoltre in programma di abolire completamente l’uso di cookie di terze parti entro la seconda metà del 2024.
Gli inserzionisti hanno espresso il timore che questo cambiamento influisca sulla loro capacità di raccogliere dati per la personalizzazione degli annunci, rendendoli dipendenti dai database degli utenti di Google. A giugno Margrethe Vestager, capo dell’antitrust dell’UE, ha dichiarato che le indagini sugli strumenti di Google per il blocco dei cookie di terze parti, parte dell’iniziativa “Privacy Sandbox”, continueranno.
La nota di giovedì di BofA Global Research suggerisce che le agenzie dei media, in particolare quelle in grado di offrire informazioni proprietarie su larga scala agli inserzionisti, saranno avvantaggiate da questa mossa di eliminazione graduale dei cookie.
Perché è importante
Nell’agosto del 2022, la decisione di Google di ritardare l’eliminazione graduale dei cookie di terze parti nel suo browser Chrome fino al 2024 è stata vista come una notizia positiva per gli investitori di Alphabet e per il settore della pubblicità online nel suo complesso.
I cookie sono piccoli frammenti di testo utilizzati da inserzionisti ed editori per identificare gli utenti e indirizzare gli annunci. Inizialmente Google aveva previsto di terminare il supporto per i cookie di terze parti in Chrome entro il 2023, ma in un post sul blog del 27 luglio ha dichiarato di voler posticipare questa decisione per avere “più tempo per valutare e testare le nuove tecnologie Privacy Sandbox” che serviranno in futuro come alternative ai cookie di terze parti.
Foto di Pawel Czerwinski su Unsplash