Nonostante il recente successo del Bitcoin e dei fondi negoziati in borsa (ETF), JPMorgan ritiene che Ethereum supererà il Bitcoin nel 2024.
In un rapporto del 13 dicembre, gli analisti di JPMorgan hanno scritto: “Crediamo che il prossimo anno Ethereum si riaffermerà e riconquisterà quote di mercato all’interno dell’ecosistema cripto”.
Gli analisti sostengono che l’aggiornamento EIP-4844 di Ethereum, noto anche come aggiornamento Proto-Danksharding, dovrebbe avvenire nella prima metà del 2024 e fa parte di un piano a più fasi per rendere più efficiente lo sharding sulla catena di Ethereum.
Sebbene il processo sia complesso, l’idea è che consentirà di analizzare gli shard in gruppi più ampi invece di un sistema che divide Ethereum in diverse catene di shard. Questo aggiornamento avrà un impatto significativo sulle soluzioni Layer 2 come Polygon e Optimism. Questo perché consentirà a questi progetti di avere maggiore accesso alla potenza della rete, aumentando il throughput e riducendo i costi delle transazioni.
JPMorgan ritiene che questi aggiornamenti porteranno un maggior numero di investitori a Ethereum e gli faranno riguadagnare quote di mercato nella sfera delle criptovalute.
JPMorgan non sta dicendo che il prezzo di Ethereum si apprezzerà. Gli analisti sono “cauti” sui mercati delle criptovalute nel 2024. Vedono Ethereum come uno dei token più forti per il 2024. Anche se non salirà di prezzo, ritengono comunque che avrà una performance migliore rispetto ad altri token, in particolare il Bitcoin.
Nonostante il recente entusiasmo per l’approvazione degli ETF spot sul Bitcoin e l’imminente halving del Bitcoin, JPMorgan è ancora più ottimista nei confronti di ETH. Gli analisti ritengono che gli ETF spot sul Bitcoin siano già prezzati. Poiché l’approvazione sembra imminente, ritengono che i mercati abbiano già prezzato l’impatto che questo avrà sul Bitcoin. A riprova di ciò, citano il recente rialzo del Bitcoin.
Ritengono inoltre che l’imminente halving del Bitcoin sia già previsto. Hanno esaminato il rapporto tra il prezzo di mercato del Bitcoin e il costo di produzione e hanno visto che è diminuito dopo l’ultimo halving nel 2020. Prevedono che una mossa simile seguirà nel 2024.
Altri argomenti discussi nel rapporto riguardano la mancanza di fiducia nella finanza decentralizzata (DeFi). Non hanno riscontrato un impatto significativo della DeFi sull’attuale sistema finanziario.
“Le maggiori applicazioni della blockchain alla finanza tradizionale, ad esempio le transazioni repo overnight tramite smart contract nelle piattaforme blockchain ospitate da aziende come Broadridge e JPMorgan, avvengono al di fuori delle blockchain pubbliche”, hanno affermato gli analisti. Inoltre, hanno discusso dell’interoperabilità e delle valute digitali delle banche centrali.