L’inflazione ha registrato una nuova accelerazione a dicembre, superando le aspettative degli analisti e sfidando le attese del mercato per un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve all’inizio del 2024.
Secondo l’ultimo rapporto del Bureau of Labor Statistics, l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è salito al 3,4% rispetto a dicembre 2022, contro il 3,1% di novembre e superando il 3,2% previsto.
Prima della pubblicazione del rapporto, gli operatori avevano previsto una probabilità del 70% di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed già a marzo, oltre a un totale di sei tagli dei tassi entro la fine dell’anno. Questo rapporto sull’inflazione più alto del previsto potrebbe portare a una rivalutazione di tali aspettative.
I punti salienti del rapporto sull’inflazione di dicembre:
- Il tasso d’inflazione annuale dell’IPC è salito al 3,4% nel mese di dicembre 2023, rispetto al precedente 3,1% e superando il 3,2% previsto.
- Su base mensile, l’IPC è aumentato dello 0,3%, superando il previsto 0,2% e accelerando rispetto allo 0,1% di novembre.
- Il tasso annuo di inflazione IPC core è leggermente diminuito al 3,9%, in calo rispetto al 4% di novembre, ma ancora al di sopra del 3,8% previsto.
- Su base mensile, l’IPC core è aumentato dello 0,3%, in linea con i dati di novembre e con le previsioni degli economisti.
- A dicembre, l’indice dei beni rifugio ha proseguito la sua traiettoria ascendente, registrando un aumento dello 0,6% su base mensile, che ha rappresentato più della metà dell’aumento mensile complessivo dei prezzi. Su base annua, l’indice degli alloggi ha registrato un aumento del 6,2%.
- L’indice energetico ha registrato un aumento dello 0,4%, segnando il primo rialzo mensile da settembre. Questo è stato determinato dall’aumento dei prezzi dell’elettricità e della benzina, che ha più che compensato il calo dell’indice del gas naturale.
- L’indice alimentare ha registrato un aumento dello 0,2% a dicembre, rispecchiando lo stesso aumento osservato a novembre.
Le reazioni del mercato
Nei minuti successivi all’annuncio dell’inflazione, l’indice del dollaro statunitense (DXY) ha registrato un notevole aumento, trainato dal rialzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro, che riflette un riaggiustamento delle scommesse sui tassi della Federal Reserve.
I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi a due anni hanno registrato un aumento di 3 punti base al 4,36%, mentre il rendimento a 10 anni ha superato nuovamente la soglia del 4%.
Prima dell’apertura di Wall Street, i futures sull’S&P 500 erano in ribasso dello 0,2%. Mercoledì l’S&P 500, rappresentato dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), ha registrato una flessione dello 0,2%, raggiungendo livelli osservati per l’ultima volta alla fine di dicembre 2023.
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