TwentyFour Asset Management, in un’analisi di George Curtis, vede bassa probabilità di deterioramento del credito che può continuare a sovraperformare i tassi con spread ben ancorati nei primi mesi dell’anno.
Nel 2023 i rendimenti dell’High Yield europeo sono stati pari a circa il 12%, grazie al restringimento degli spread e al calo dei rendimenti dei titoli di Stato. Sfidando le aspettative, la solidità dei bilanci e i bassi rischi di rifinanziamento hanno contribuito a mantenere basse le insolvenze. Con l’avvicinarsi delle scadenze in un contesto di crescita contenuta e con la Germania probabilmente in recessione, si potrebbe sostenere che ci sono altre aree del credito più interessanti su una base di valore relativo, come i titoli finanziari e i titoli che hanno altri asset come sottostante.
FONDAMENTALI E FATTORI TECNICI A SUPPORTO
“Ma – sottolinea George Curtis, Portfolio Management di TwentyFour Asset Management – vi è una serie di fattori fondamentali e tecnici alla base dell’High Yield che hanno continuato a guidare la sovraperformance del settore rispetto ai tassi e agli altri mercati del credito. Da un punto di vista tecnico, i flussi degli ultimi tre mesi sono stati sostanzialmente positivi, con emissioni nette negative. Con saldi di cassa già elevati e con gennaio che è uno dei mesi migliori dell’anno per cedole e scadenze, i gestori HY devono impiegare la liquidità in qualche modo, soprattutto in un contesto macro in miglioramento”, secondo Curtis…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.