Leo Morawiecki, Investment Specialist Fixed Income, fa il punto sulle prospettive per i titoli in valuta forte, in valuta locale e sui corporate bond dopo un 2023 positivo
Il debito dei mercati emergenti ha generato rendimenti positivi significativi nel 2023, con le obbligazioni “di frontiera” che hanno fatto da apripista, con un aumento del 21% nell’anno, seguite da quelle in valuta locale, al 12,7%, dai bond in valuta forte, al 10,4% e dal debito corporate al 9,1%. Il problema resta quello dei flussi, o meglio, della loro mancanza, nelle strategie dedicate al debito emergente. Il 2023 è stato il secondo anno consecutivo di deflussi netti per 31,1 miliardi di dollari, guidati dalla continua riduzione dei bilanci delle banche centrali dei Mercati Sviluppati, mentre anche la crescente relazione negativa tra i rendimenti USA e i flussi obbligazionari dei Paesi Emergenti ha svolto un ruolo importante.
DEBITO SOVRANO IN VALUTA E SVOLTA DELLA FED
Parte da qui l’Investment Specialist Fixed Income di abrdn Leo Morawiecki che analizza cosa si prospetta per ciascuna classe di asset nel prossimo anno. Per quanto riguarda il debito sovrano in valuta forte, la storia suggerisce che il periodo successivo al primo taglio dei tassi di un ciclo come quello atteso dalla Fed americana non è sempre positivo per gli asset emergenti, perché l’allentamento viene associato a un rallentamento della crescita e a una crescente avversione al rischio. Ma non è raro che dopo 6-12 mesi dalla prima riduzione si registrino rendimenti a due cifre, in particolare per le obbligazioni ad alto rendimento con rating più basso…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.