L’attesissima offerta pubblica iniziale (IPO) di Shein, un gigante globale della moda online, sta affrontando una battuta d’arresto significativa, in quanto gli investitori stanno lottando per vendere le azioni con uno sconto del 30% nelle transazioni del mercato privato.
Cosa è successo
Gli investitori stanno trovando difficile scaricare le azioni di Shein nelle transazioni del mercato privato, con una valutazione dell’azienda che è scesa fino a 45 miliardi di dollari, ha riportato Bloomberg giovedì. Si tratta di un calo significativo rispetto alla valutazione di 66 miliardi di dollari raggiunta da Shein durante un round di raccolta fondi a maggio.
Nonostante le valutazioni ridotte, trovare acquirenti per le azioni si è rivelato una sfida, sollevando preoccupazioni per un’ulteriore svalutazione. Questi sviluppi stanno gettando un’ombra sulla tanto attesa IPO di Shein negli Stati Uniti, che avrebbe dovuto raggiungere una valutazione di 90 miliardi di dollari.
Shein, che un tempo era un attore dominante nel mercato dell’abbigliamento a prezzi ridotti, sta ora affrontando la dura concorrenza di Temu, un rivale diretto lanciato dal gigante cinese dell’e-commerce PDD Holdings Inc circa un anno fa. Inoltre, i principali marchi di abbigliamento hanno accusato Shein di violazione del copyright.
Queste sfide hanno portato a un calo significativo della valutazione di Shein, in linea con la tendenza più ampia di calo delle valutazioni delle startup e delle aziende tecnologiche, in quanto gli investitori sono sempre più diffidenti nei confronti delle attività più rischiose, in un contesto di prospettive economiche incerte.
Perché è importante
Le prospettive di IPO di Shein sono sotto esame da tempo. L’azienda, nota per aver sconvolto un settore dominato da Zara e H&M, aveva pianificato in via confidenziale di quotarsi in borsa negli Stati Uniti nel 2023. Ha raccolto 2 miliardi di dollari con una valutazione di 66 miliardi di dollari e puntava a una valutazione di 90 miliardi di dollari.
Tuttavia, i piani di IPO dell’azienda sono stati messi sotto tiro, con i legislatori statunitensi che hanno avviato un’indagine sulle pratiche di privacy dei dati di Shein e sulla sua relazione con il Partito Comunista Cinese. L’inchiesta, condotta dalla Rep. Cathy McMorris Rodgers (R-WA) e dal Rep. Gus Bilirakis (R-FL.), nasce tra le preoccupazioni per la crescente popolarità di queste piattaforme in Occidente e per i rischi che esse comportano per l’e-commerce, la sicurezza dei consumatori, la privacy e la sicurezza dei dati.
Inoltre, Shein ha affrontato sfide legali da parte di Temu, che ha intentato una causa contro Shein, sostenendo l’intensificazione delle pratiche anticoncorrenziali. Questa azione legale ha riacceso un precedente conflitto tra le due aziende, ognuna delle quali aveva ritirato le precedenti cause contro l’altra.
Crediti immagine – Shein