Gli esperti equity della casa d’investimento raccomandano di sfruttare attivamente il nuovo regime di mercato e segnalano le implicazioni per gli investimenti e le opportunità a fronte delle nuove realtà macro
I mercati hanno messo a segno un rimbalzo nel 2023 spinti dai segnali di conclusione imminente del ciclo di rialzi dei tassi delle banche centrali. La resilienza e l’attenuazione dell’inflazione hanno rappresentato i temi prevalenti, ma l’intensificazione dei rischi geopolitici e l’indebolimento dei trend dei consumi rendono le prospettive incerte. È un quadro che richiede di agire con selettività e flessibilità sulla scia dell’evoluzione delle condizioni. Gli asset manager di PGIM evidenziano i principali trend destinati a plasmare il 2024 e identificano le opportunità a significativamente promettenti, con particolare attenzione al nuovo ciclo di crescita secolare che accelera e tornano in primo piano i fondamentali per le azioni globali.
VERSO RENDIMENTI AZIONARI PIU’ MODESTI DEL 2023
Le aspettative di mercato appaiono ridimensionate. La decelerazione dell’inflazione dovrebbe attenuare le pressioni delle banche centrali ma si prevedono impennate di volatilità man mano che i mercati si adeguano alle realtà di tassi “più alti più a lungo”. Gran parte del repricing dovrebbe essere alle spalle, se non emergeranno grandi sorprese, l’economia globale ha finora mostrato resilienza, ma prospetta un rallentamento. Se riuscisse a evitare una recessione, l’azionario dovrebbe registrare un buon andamento, secondo gli esperti di PGIM, anche se con rendimenti più modesti rispetto al 2023…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.