Il dibattito negli Stati Uniti inerente alla prossima proposta di legge sugli aiuti economici è diventata un punto critico per gli investitori; il mercato non ama l’incertezza e gli indici globali stanno reagendo con una flessione.
Martedì, all’ultimo controllo, i futures sugli indici Dow Jones ed S&P 500 sono entrambi in ribasso dello 0,32%; i futures sul greggio Brent sono in calo dello 0,92%, a 48,34 dollari, mentre quelli sull’oro hanno guadagnato lo 0,20%, a 1.869,70 dollari. Il rendimento dei Treasury decennali è sceso di 0,4 punti base allo 0,924%.
Asia: l’indice giapponese Nikkei 225 ha perso lo 0,30%, in calo per la terza sessione consecutiva. Ad ottobre la spesa delle famiglie giapponesi è cresciuta su base mensile del 2,1%, ma la crescita dell’1,9% su base annua ha mancato la stima di consenso; a ottobre la retribuzione complessiva del Giappone è scesa dello 0,8% e quella degli straordinari è diminuita dell’11,7% su base annua; nel terzo trimestre il PIL del Giappone ha mostrato una solida crescita del 5,3% su base trimestrale e del 22,9% su base annua, battendo nettamente la stima di consenso; a novembre i prestiti bancari sono cresciuti del 6,3% su base annua e i consumi privati sono aumentati del 5,1% su base trimestrale. Nella giornata di oggi sono attesi i dati core sugli ordini di macchinari.
L’indice cinese Shanghai Composite ha fatto segnare -0,19%, poiché le sanzioni statunitensi hanno pesato sul sentiment del mercato. Le riserve forex cinesi in dollari USA sono aumentate a 3,178 trilioni di dollari; oggi si attendono i dati sull’indice dei prezzi al consumo e sull’indice dei prezzi alla produzione.
L’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,73%, spinto dal calo dei titoli finanziari dovuto alle sanzioni finanziarie imposte dagli Stati Uniti.
Martedì l’indice australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,19%, in rialzo per la sesta sessione consecutiva, con l’indice di fiducia delle imprese che a novembre è balzato a 12; nel terzo trimestre, l’indice dei prezzi delle abitazioni in Australia è cresciuto dello 0,8% su base trimestrale.
Al momento della pubblicazione, l’indice indiano Nifty 50 segna +0,34%, in rialzo per la sesta sessione consecutiva e raggiungendo massimi record. L’indice sudcoreano KOSPI ha avuto un tonfo dell’1,62% a causa dell’aumento delle infezioni da coronavirus.
Europa: al momento della pubblicazione, l’Euro Stoxx 50 è in ribasso dello 0,07%; l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori per dicembre è sceso di 2,7 punti, un dato migliore del calo previsto di 8,3. Oggi l’Unione Europea ha un calendario economico intenso, con la diffusione dei dati su PIL, disoccupazione e sentiment economico.
Il FTSE 100 di Londra perde lo 0,23%, interrompendo la sua striscia vincente di cinque giorni; a novembre le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate su base annua del 7,7%.
Sempre al momento della pubblicazione, l’indice tedesco DAX 30 sta lasciando sul terreno lo 0,08%, guidato dal calo dei titoli di prodotti chimici e software. Nel corso della giornata verranno resi noti i dati sul sentiment economico della Germania per il mese di dicembre.
Anche l’indice francese CAC 40 segna -0,08%, dopo che ad ottobre il deficit della bilancia commerciale francese si è ridotto a 4,9 miliardi di euro, molto inferiore al disavanzo previsto di 6,3 miliardi; nel terzo trimestre, gli stipendi del settore non agricolo in Francia sono cresciuti dell’1,6% su base trimestrale.
Nei primi scambi della giornata l’indice spagnolo IBEX 35 è sceso dello 0,39%, spinto al ribasso dai titoli di consumo, tecnologici e dei metalli.
Trading sul forex: i futures sull’indice del dollaro sono in rialzo dello 0,10%, a 90,877; il dollaro ha perso lo 0,05% contro l’euro, a 1,2114 dollari, si è rafforzato dello 0,26% contro la sterlina, a 1,3341 dollari, e ha guadagnato lo 0,01% contro lo yen giapponese, a 104,08 yen.