Gli esperti di Amundi Investment Institute sottolineano tre temi chiave: la ripresa degli utili societari, forti incentivi alle aziende per migliorare l’efficienza del capitale e l’uscita dalla deflazione. Rischi legati allo yen
Nonostante la domanda interna si sta dimostrando scarsa, sia per i consumi delle famiglie sia per le spese in conto capitale delle imprese private, come mostrano i dati del PIL nel quarto trimestre 2023, l’azionario giapponese rimane un’opzione interessante per il 2024, dopo essere stato top performer dello scorso anno. È l’indicazione degli esperti dell’Amundi Investment Institute che indicano tre temi chiave che sostengono il mercato giapponese: la ripresa dei profitti, forti incentivi da parte della Borsa di Tokyo alle aziende per migliorare l’efficienza del capitale, e l’uscita dalla deflazione favorisce che un ‘rerating’. I rischi sono invece per lo più legati allo yen, se dovesse apprezzarsi, per cui non coprire il rischio di cambio nel 2024 potrebbe essere un’opzione interessante.
AI MASSIMI STORICI IN TERMINI DI TOTAL RETURN
Eric Mijot Head of Global Equity Strategy, Claire Huang Senior EM Macro Strategist, e Federico Cesarini Head of DM FX, di Amundi Investment Institute, sottolineano che l’azionario nipponico è ai massimi storici in termini di total return e al livello più alto da quasi 34 anni a livello di prezzi, nel 2023 ha guadagnato il 25% rispetto al 20% dell’MSCI ACWI. È improbabile che la forte performance si registri con la stessa intensità nel 2024, ma le prospettive per il mercato rimangono favorevoli, secondo gli esperti di Amundi, che citano tre argomenti a sostegno di una posizione positiva…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.