Con i conflitti attualmente in corso, specialmente in Russia, si è fatto più volte il nome del nucleare come arma. In altre parti del globo, però, questa parola vuole presentarsi con una nuova veste, fatta di opportunità green per il futuro dell’energia. Da che parte si volgerà il mondo?
Forse, a volte, capire un suono è anche una questione di vista. Forse, a volte, non basta l’udito per intuire fino in fondo il suo significato. Forse, a volte, ciò che ci occorre è poter osservare l’origine di quel rumore per cogliere qualsiasi inflessione invisibile all’orecchio.
Il nervosismo celato nella voce può essere sbugiardato dalle espressioni, la serenità nell’articolare certe parole può essere confermata dal rilassamento sul viso di chi le pronuncia, così come dalla scelta delle parole stesse. Insomma, per andare sul sicuro con certi messaggi, è sempre meglio coglierli nella sua interezza: questo vale magari per qualche virgolettato estrapolato con un taglia e cuci qua e là, ma anche per concetti come quello di “nucleare”. Una parola che, per retaggio nostro, vive di un senso oscuro e malvagio, ma che oggi merita di essere vista sotto una nuova luce.
Nel Sunday View di questa prima domenica di marzo affrontiamo lo spinoso tema dell’energia nucleare, da minaccia bellica a risorsa per il nostro pianeta.
QUESTIONE DI TONO
Oggi, in occidente, il nucleare spesso è visto con un’accezione molto negativa, figlia di due bombe sganciate nel ’45 e di due disastri naturali. Hiroshima e Nagasaki, Chernobyl e Fukushima, tutti nomi che hanno contribuito alla paura creatasi attorno a questo termine non meno dei protagonisti della Guerra Fredda o dell’attuale invasione russa dell’Ucraina…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.