Greg Peters, Co-Chief Investment Officer di PGIM Fixed Income, sottolinea le prospettive positive per il raddito fisso alla luce del contesto macroeconomico. Il cambio di regime dopo la Grande Moderazione
La fine della Grande Moderazione monetaria sta lasciando il passo all’era della volatilità di crescita e inflazione. Gli investitori si stanno adattando, ma il nuovo regime di rendimenti obbligazionari più elevati rende il reddito fisso interessante per quelli a lungo termine. Malgrado le crescenti problematiche macro, l’economia globale è riuscita a mantenersi resiliente. Negli Usa la weakflation, combinazione di crescita debole e inflazione alta ma in calo, rimane lo scenario base di PGIM Fixed Income. In un commento, il Co-Chief Investment Officer Greg Peters si aspetta una crescita del Pil reale tra l’1,0% e l’1,5% e un calo dell’inflazione al 2,5-3% nel 2024.
IN EUROZONA FATTORI SFAVOREVOLI
Nell’Eurozona, secondo Peters, i fattori sfavorevoli derivanti da tassi globali più alti, prezzi dell’energia elevati e inflazione persistente, costituiscono difficoltà perduranti che puntano a una lieve contrazione prima di qualche miglioramento nel 2024. In Cina, invece, si stanno concretizzando le previsioni di PGIM di maggiori stimoli fiscali, che supportano una stima del Pil ancora superiore al consensus. Alla luce di tassi prossimi ai massimi pluriennali, con crescita e inflazione finalmente in decelerazione, secondo l’esperto di PGIM siamo probabilmente vicini alla fine dei cicli di rialzo dei tassi delle Banche centrali. Nel 2024 la Fed dovrebbe tagliare di circa 50 punti base, e il tasso neutrale di lungo periodo potrebbe gravitare intorno al 3,0%, in rialzo rispetto alle precedenti stime del 2,5%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.