Tassi più elevati più a lungo sostengono i margini di interesse netti ma Etrit Vllasalija (Capital Group) segnala una situazione disomogenea a livello regionale con opportunità nelle banche spagnole, irlandesi e greche
Uno scenario di tassi più elevati più a lungo tende a sostenere i margini di interesse netti (NIM) delle banche. Tuttavia, gli istituti con una quota importante di mutui a tasso variabile sono posizionati meglio rispetto a quelli che hanno erogato molti mutui a tasso fisso. In Francia, per esempio, gli istituti di credito offrono mutui pluridecennali e, di conseguenza, il pass-through dei tassi elevati sui ricavi è stato molto più contenuto per le banche francesi rispetto a quelle europee.
NEGLI USA FAVORITE LE BANCHE PIÙ GRANDI
“Negli Stati Uniti, invece, per le banche del centro monetario (cioè le più grandi banche del Paese) lo scenario di tassi più elevati più a lungo è positivo mentre, per gli istituti regionali, l’aumento dei tassi determina maggiori costi di deposito, esercitando maggiore pressione su NIM e utili. Anche i bilanci delle banche di minori dimensioni risultano penalizzati, poiché il prezzo degli strumenti obbligazionari iscritti tra le attività di stato patrimoniale tende a diminuire” spiega Etrit Vllasalija, Fixed Income Investment Analyst di Capital Group...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.