Le vendite al dettaglio in Italia hanno registrato un secondo mese consecutivo di calo a gennaio, con una diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente, come riportato dai dati di Istat.
Cosa è successo
Le vendite al dettaglio in Italia hanno visto un calo mensile per il secondo mese consecutivo a gennaio. I dati rilasciati da Istat mostrano una diminuzione dello 0,1% rispetto al -0,2% di dicembre.
Sul fronte annuale, si è registrato un aumento dell’1,0% rispetto al +0,2% del mese precedente. Nel periodo novembre-gennaio, le vendite al dettaglio hanno mostrato un aumento in valore (+0,3%) e una diminuzione in volume (-0,1%).
In termini di volume, a gennaio le vendite sono diminuite dello 0,3% su base mensile e hanno registrato un calo annuale del 2,1%, rispetto al -0,5% e -3,0% di dicembre.
Istat ha evidenziato che a partire da questo mese, gli indici sono stati rilasciati sulla nuova base di riferimento 2021=100. I dati non sono stati corretti per l’inflazione. L’indice Nic a gennaio è stato dello 0,8% annuo.
Perché è importante
Non sono stati forniti articoli di contesto per questo rapporto. Tuttavia, il continuo calo delle vendite al dettaglio in Italia potrebbe indicare una possibile preoccupazione per la salute economica del paese.
Le vendite al dettaglio sono un indicatore chiave della spesa dei consumatori, che rappresenta una parte significativa dell’attività economica. Un calo delle vendite al dettaglio può indicare una diminuzione della fiducia dei consumatori, che potrebbe avere ripercussioni sull’economia nel suo complesso.