Eric Jing, presidente di Ant Group Co, sostenuta da Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA), ha affermato che la società sta indagando sulle sue “carenze”, come riportato da Bloomberg.
Cosa è successo: martedì, in occasione del quarto China Internet Finance Forum, Jing ha dichiarato che la società sta lavorando per “gestire adeguatamente” i problemi relativi all’offerta pubblica iniziale da 35 miliardi di dollari affondata, secondo quanto riferisce Bloomberg.
Ant si sta “guardando allo specchio, scoprendo i nostri difetti e conducendo un controllo dell’organismo”, secondo il dirigente.
Jing ha rivelato che la società ha ascoltato l’opinione pubblica, fra cui “diversi tipi di critiche”, e che “di conseguenza ha condotto un’autovalutazione completa”.
Perché è importante: Jing non è l’unico dirigente di Alibaba che ha cantato il peana di Pechino dopo lo stop alla mega IPO.
Il mese scorso, intervenendo a un evento tenutosi a Wuzhen, l’amministratore delegato di Alibaba, Daniel Zhang, aveva definito la bozza normativa di Pechino atta a prevenire forme di monopolio “tempestiva e necessaria”.
Il fondatore del gruppo Jack Ma, così come i dirigenti di Ant Group e di Alibaba, erano stati convocati dalle autorità regolatorie di Pechino e dalla Banca centrale cinese per essere interrogati in vista dell’IPO che non si è materializzata.
Le recenti dichiarazioni pubbliche fatte dai dirigenti sono di tono nettamente diverso rispetto alle critiche che Ma aveva rivolto alle autorità regolatorie e bancarie del Paese in occasione di un evento svoltosi a Shanghai prima dell’IPO di Ant Group.
Questa settimana, l’autorità cinese di regolamentazione del mercato ha multato Alibaba Group di 500.000 yuan (76.464,29 dollari) dopo aver esaminato il suo accordo di acquisizione con il rivenditore Intime Retail (Group) Co Ltd.
Movimento dei prezzi: martedì le azioni Alibaba a New York hanno chiuso con una flessione di quasi lo 0,4%, a 255,11 dollari, e nell’after-hours sono poi scese di un altro 0,22%.