L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha rivelato che l’Italia ha raggiunto un livello record di famiglie in povertà assoluta, con l’inflazione che continua a spingere la spesa delle famiglie.
Cosa è successo
Secondo un recente report di la Repubblica, la percentuale di famiglie in povertà assoluta è lievemente aumentata, passando dall’8,3% nel 2022 all’8,5% del totale delle famiglie residenti, raggiungendo un massimo storico. Questo rappresenta circa 5,7 milioni di individui, un numero che non è cambiato rispetto all’anno precedente.
Nel Nord dell’Italia, il numero di persone in povertà è aumentato di quasi 136.000 rispetto al 2022. Tuttavia, l’incidenza della povertà assoluta a livello familiare è rimasta sostanzialmente stabile (8,0%), mentre l’incidenza individuale è aumentata (9,0%, rispetto all’8,5% del 2022).
Contemporaneamente, l’inflazione ha spinto la spesa delle famiglie, che è aumentata del 3,9% rispetto all’anno precedente. In termini reali, tuttavia, è diminuita dell’1,8% a causa dell’inflazione (+5,9% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo), senza particolari differenze tra le famiglie più o meno abbienti.
Perché è importante
La povertà assoluta in Italia è un problema in crescita, con un numero crescente di famiglie che lottano per far fronte alle spese quotidiane. L’aumento dell’inflazione ha ulteriormente aggravato la situazione, riducendo il potere d’acquisto delle famiglie e aumentando il costo della vita.
Questo preoccupante trend sottolinea la necessità di interventi mirati per affrontare l’impoverimento delle famiglie italiane e per sostenere coloro che sono maggiormente colpiti dall’inflazione e dalla povertà.