In un recente sviluppo, Stellantis ha raggiunto un accordo con i sindacati per l’uscita volontaria di 1.520 dipendenti, come riportato da Sky TG24.
Cosa è successo
Stellantis e i sindacati metalmeccanici torinesi hanno firmato sabato un accordo per l’uscita volontaria di 1.520 lavoratori. Si tratta di 21 aziende del gruppo presenti sul territorio, su un totale di circa 12.000 dipendenti.
Secondo l’accordo, sono previste 733 uscite nelle strutture centrali e 300 uscite nelle Carrozzerie di Mirafiori. La Fiom di Torino si è però opposta all’accordo e ha annunciato una manifestazione per il 12 aprile.
Luigi Paone, segretario generale della Uilm Torino, ha commentato che la situazione è “sempre più drammatica” e ha chiesto un confronto urgente con Stellantis e le istituzioni per creare un vero progetto di rilancio per Mirafiori.
Edi Lazzi, segretario generale della Fiom di Torino, ha criticato l’accordo, affermando che la Fiom non avrebbe firmato alcun tipo di accordo a fronte delle risposte negative dei dirigenti aziendali sulla richiesta di un piano industriale e di assunzioni in sostituzione di chi esce.
Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione del 12 aprile, chiedendo risposte per il futuro dell’auto e di Mirafiori.
Perché è importante
Questo accordo arriva in un momento in cui l’industria automobilistica sta affrontando cambiamenti e sfide significative. L’uscita volontaria di questi dipendenti fa parte della più ampia strategia di Stellantis per adattarsi a questi cambiamenti e garantire la propria competitività futura.
Tuttavia, l’opposizione della Fiom di Torino e la manifestazione prevista evidenziano le tensioni e i disaccordi che possono sorgere in questi processi. La risposta di Stellantis e delle istituzioni a queste preoccupazioni sarà cruciale per definire il futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti.