La crescita resiliente, il calo dell’inflazione e l’abbassamento dei tassi d’interesse creano un contesto propizio per azioni e obbligazioni, con una leggera preferenza per i bond in ragione delle valutazioni relative
L’inflazione è diminuita in modo trasversale in tutte le economie sviluppate, con la crescita dei salari che segue lo stesso trend, e con, inoltre, un basso livello di disoccupazione che ha permesso alle banche centrali di ritardare di qualche tempo un taglio dei tassi. “Scorgiamo chiari segnali per cui l’inflazione salariale potrebbe presto tornare in linea con gli obiettivi delle banche centrali e ci aspettiamo che i tagli dei tassi di interesse siano più consistenti di quanto attualmente scontato dal mercato”, fa sapere Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments.
IL CALO DELL’INFLAZIONE E DEI TASSI DI INTERESSE
Il calo dell’inflazione e quello dei tassi d’interesse sosterranno sia i rendimenti delle obbligazioni che quelli delle azioni. Con queste ultime che potranno beneficiare anche dell’impulso alla crescita economica fornito dagli stessi tagli dei tassi mentre il reddito fisso mostra attualmente favorevoli valutazioni relative. L’analisi di Bell approfondisce diversi aspetti, a cominciare dalla previsione di una crescita statunitense meno consistente nel 2024, anche perché i consumatori USA, i cui “salvadanai da Covid-19” sono terminati, non saranno in grado di sostenere gli stessi incrementi di spesa dello scorso anno…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.