La dimensione può frenare la crescita via acquisizioni, il nuovo megatrend digitale può entrare in collisione con la transizione green e non mancano minacce “interne”, ma gli esperti restano rialzisti
L’entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale continua ad essere il principale supporto dell’azionario globale, soprattutto a Wall Street, con i big tech principali beneficiari dell’ondata di innovazione digitale. L’indice MSCI AC World Information Technology, che traccia titoli tecnologici a grande e media capitalizzazione in decine di Borse sviluppate e emergenti, ha guadagnato oltre il 20% negli ultimi 12 mesi e quasi il 40% nel solo mercato USA. Il trend sembra impermeabile sia alle tensioni geopolitiche, da due anni in accelerazione, sia alle preoccupazioni legate all’economia e alle politiche monetarie, come i redenti timori di un allontanamento dell’inizio del ciclo di tagli della Fed.
MULTIPLI DI VALUTAZIONE ALTI MA RAGIONEVOLI
E gli esperti restano decisamente rialzisti, come Solita Marcelli di UBS Global Wealth Management, che sulla scorta di fondamentali robusti dell’IA prevede una crescita annua degli utili del settore tech globale del18% nel 2024, con valutazioni che prezzano i titoli 27 volte i profitti attesi considerate ragionevoli. La forza trasformativa dell’IA si sta dispiegando soprattutto grazie alla sua versione ‘generativa’, che trova la principale applicazione nel marketing e nella pubblicità, come mostra il grafico qui sotto, beneficiando più di altri chi vive di advertising, come Meta. Intanto alcuni dei Magnifici (meglio non mettere un numero vicino) vanno a sfidare Nvidia sul suo terreno, la produzione dei chip che fanno funzionare l’IA, come Google e la stessa Meta…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.