Una crescita nominale sostenuta, l’attuale livello dei tassi di interesse e l’espansione degli utili societari sono per gli esperti di Neuberger Berman fattori di supporto al mercato azionario
Nessuna stagflazione, né sulla crescita né sull’inflazione. Lo ha affermato Jerome Powell, nel corso dell’ultima conferenza stampa tenutasi l’1 maggio. Il Presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti ha anche ricordato come la stagflazione degli anni ’70 fosse caratterizzata da una pericolosa combinazione di disoccupazione e inflazione a due cifre, accompagnata da una crescita quasi nulla. “Nel nostro outlook ‘Soluzioni per il 2024’, pubblicato lo scorso novembre, abbiamo spiegato come le condizioni attuali siano diverse e come sembrino offrire prospettive più positive per gli investitori nel mercato azionario” fa sapere Joseph V. Amato, Presidente e Chief Investment Officer—Equities di Neuberger Berman.
L’IPOTESI DI DUE POSSIBILI TAGLI DEI TASSI
Il quale, pur ammettendo che un rallentamento della crescita economica e un tasso di inflazione in aumento possano segnalare un trend verso la stagflazione, vede entrambi questi indicatori in via di diminuzione. “E’ possibile che i tassi d’interesse rimangano su livelli elevati per gestire l’ultima fase inflazionistica, ma pensiamo che solo un aumento considerevole e continuo dei prezzi al consumo potrebbe giustificare ulteriori rialzi dei tassi d’interesse” riferisce il manager di Neuberger Berman, segnalando come i mercati, dopo aver preso in considerazione alcuni dati economici e occupazionali meno incoraggianti, si stiano ora orientando verso l’ipotesi di due possibili tagli…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.