Adrian Edwards, portfolio manager, Japan Core Alpha team di Man Group, ritiene poco efficaci gli interventi sul Forex, mentre un rafforzamento alla fine potrebbe essere positivo anche per l’azionario
L’improvviso rafforzamento dello yen qualche giorno fa, sospetto intervento sul mercato dei cambi, ha evidenziato il disagio delle autorità per il ritmo con cui la valuta si è indebolita ed è ora la più debole dall’introduzione del tasso fluttuante alla fine di Bretton Woods. Qualsiasi azione della Banca del Giappone comporta ora un attento bilanciamento tra l’attenuazione della volatilità, l’inasprimento monetario a più lungo termine e la giusta retorica per non spaventare i mercati. Secondo Adrian Edwards, portfolio manager, Japan Core Alpha team di Man Group, la debolezza dello yen è ormai percepita come ampiamente negativa e problematica e gli svantaggi stanno superando i vantaggi per le esportazioni.
IMPATTO NEGATIVO SU IMPRESE E CONSUMATORI
La Camera di Commercio di Tokyo si è lamentata dell’impatto dello yen debole sui costi delle imprese più piccole e le grandi aziende, le compagnie aeree e i rivenditori al dettaglio, preoccupati che sia un freno per il business. Ai cittadini che votano non piace che il costo della vita aumenti per pressioni inflazionistiche interne ed esterne, e il Giappone, in quanto importatore netto di energia, ha dovuto sovvenzionare le bollette. Inoltre, rileva Edwards, altri Paesi sono preoccupati che lo yen debole sia anticoncorrenziale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.