Il Macro Monthly firmato da Evan Brown e Luke Kawa ritiene improbabile che il mercato possa prezzare un rialzo della Fed, la disinflazione prosegue lentamente e la crescita globale è sopra l’ultimo ciclo
La recente accelerazione dei rendimenti obbligazionari ha indotto ad interrogarsi sulla possibilità che la Fed riduca o meno i tassi quest’anno con il mercato alla ricerca del livello appropriato per un ciclo molto diverso da quello post Crisi Finanziaria, in un processo sano ma che può generare volatilità. Una minaccia più significativa per gli asset a rischio sarebbe se si iniziasse a prezzare la prossima mossa come un rialzo piuttosto che un taglio, ma il Macro Monthly di UBS AM a cura di Evan Brown, Head of Multi-Asset Strategy, e Luke Kawa, Director of Investment Solutions, ritiene che sia improbabile: il prezzo dei tagli è più legato alla forte crescita che all’inflazione ostinata, anche perché la disinflazione, pur lentamente, è ancora in corso.
CRESCITA NOMINALE GLOBALE SOPRA I CICLI RECENTI
Per il momento, UBS AM sovrappesa le azioni globali e preferisce i settori e le regioni ciclici rispetto ai difensivi, poiché la crescita nominale globale è destinata a rimanere ben sopra la media dell’ultimo ciclo. Brown e Kawa ritengono che presto il processo disinflazionistico si riaffermerà e creerà una certa stabilizzazione dei tassi, i cui livelli elevati non costituiscono comunque un ostacolo per i futuri rendimenti azionari, mentre un PIL nominale in buona salute dovrebbe sostenere gli utili anche con tassi più alti più a lungo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.