Le prospettive 2024 per le società dei mercati emergenti rivelano motivi di cauto ottimismo nel contesto dinamico dei cambiamenti economici: l’attenzione si sposta sui trend regionali e sulle vulnerabilità settoriali
Le prospettive delle aziende dei mercati emergenti nel 2024 stanno cambiando in meglio. I tassi di default previsti in calo, le dinamiche regionali e i rischi settoriali segnalano nell’insieme un quadro societario più favorevole con un contesto di rischio all’orizzonte inferiore. “Il tasso di default dell’indice per le società dei mercati emergenti è salito al 6,8% nel 2023, segnando il suo punto più alto in un decennio. Tuttavia, le nostre proiezioni per il 2024 dipingono un quadro più ottimista, con un tasso del 4,3% nel nostro universo Credit Emerging Markets Bond Index High Yield. Questo calo, che però resta ancora al di sopra della media decennale, disegna inoltre un contesto più favorevole all’analisi del rischio aziendale nei prossimi mesi” fa sapere Polina Kurdyavko, Head of BlueBay Emerging Markets di RBC BlueBay Asset Management.
EVITARE POTENZIALI INSIDIE
Questa convinzione può essere attribuita in parte ai cambiamenti nelle economie di Cina, Ucraina e Russia che, complessivamente, hanno contribuito a più della metà dei default dello scorso anno. “Mentre la crisi immobiliare cinese prosegue, prevediamo che le società ucraine potrebbero trovarsi alle prese con contrattazioni più difficili sui mercati. Pertanto, escludendo questi paesi, possiamo prevedere che i default rimanenti saranno piuttosto stabili. Vale inoltre la pena ricordare che molte delle valutazioni potenzialmente più a rischio o sono già incorporate nei prezzi di mercato oppure potranno soffrire col manifestarsi di Borse in difficoltà, e non a seguito di veri e propri default” spiega Kurdyavko…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.