Possibile un moderato rallentamento nel breve termine, con una leggera attenuazione dell’esuberanza che ha caratterizzato il Paese negli ultimi anni, ma l’India è strutturalmente ben posizionata per il prossimo decennio
I primi voti sono stati espressi il 19 aprile, ma il processo di elezione dei 543 membri della Lok Sabha si concluderà solo il 4 giugno. E’ questa la lunga tempistica che contraddistingue le 18esime elezioni generali indiane, la più grande operazione democratica mai realizzata, con quasi 1 miliardo di persone aventi diritto al voto. “Il terzo mandato come Primo Ministro di Narendra Modi non è in discussione ma questo non significa che le elezioni siano prive di interesse per il mondo degli investitori” fanno sapere Andrew Swan, head of Asia (ex-Japan) equities, e Anand Agarwal, analyst on the Asia (ex-Japan) equities team, Man Group.
L’ANDAMENTO DEL BSE SENSEX INDEX
A questo proposito, va ricordato come l’indice azionario India BSE SENSEX sia salito in modo relativamente costante dopo la ripresa dal COVID. D’altra parte, i mercati hanno apprezzato le due precedenti vittorie di Modi. Il suo successo nell’integrare maggiormente l’India nell’economia globale e nell’affrontare le sfide strutturali più evidenti ha reso il Paese un porto sicuro per l’economia alzandone le aspettative, come dimostra il significativo apprezzamento del mercato azionario. “Non possiamo affatto escludere un trend diverso nei prossimi mesi. Rimaniamo convinti che l’India possa continuare a registrare una solida performance nel lungo periodo ma non possiamo trascurare l’importante crescita in un periodo relativamente breve e la probabilità che si possa incorrere in alcuni periodi di debolezza” spiegano Swan e Agarwal…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.