Internet Archive, la più grande biblioteca digitale del mondo, è alle prese con il problema sempre più diffuso del “link rot”, il fenomeno della scomparsa delle pagine web.
Cosa è successo
Internet Archive, che ospita 835 miliardi di pagine web, sta subendo un rapido decadimento dei suoi contenuti. Un recente studio del Pew Research Center ha rivelato che il 38% delle pagine web che esistevano nel 2013 sono scomparse e l’8% di quelle del 2023 sono ormai scomparse.
Lo studio ha scoperto anche che il 54% delle pagine di Wikipedia rimanda a pagine inesistenti nella sezione dei riferimenti. Questo problema è molto diffuso nelle pagine governative e di notizie.
Sulle piattaforme di social media, quasi un tweet su cinque scompare nel giro di pochi mesi, principalmente a causa della cancellazione degli account.
Nonostante i tentativi di Internet Archive di preservare il web attraverso la sua “Wayback Machine”, il compito è arduo. L’archivio non riesce a catturare i tipi di siti web più complessi e le pagine non collegate possono essere completamente trascurate.
Ad aggravare il problema, c’è il fatto che oggi gran parte di Internet esiste in forma privata. I colossi dei social media, come Facebook e Instagram di Meta Platforms Inc. e X di Elon Musk, ex Twitter, hanno severe restrizioni di visualizzazione, rendendo l’archiviazione difficile.
Inoltre, l’emergere di bot che pubblicano e interagiscono con i post, noti come “sludge”, complica la raccolta di parti significative di Internet.
Perché è importante
Il link rot è un problema crescente che riguarda la longevità dei collegamenti ipertestuali su Internet. Con il tempo, i collegamenti ipertestuali si deteriorano e diventano inattivi e inaccessibili, creando problemi agli utenti che cercano informazioni valide e preziose su Internet.
Il miliardario della tecnologia Musk ha espresso il suo sostegno a Internet Archive, definendolo un “bene pubblico che dovrebbe esistere”.
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Foto di cortesia: Unsplash