Per Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments, i tassi di crescita di Usa e Eurozona stanno per convergere. I mercati hanno già prezzato i tagli della Fed, creando spazio per un rally in caso di sorpresa. Dalla Bce nel 2025 ci si aspetta un taglio di un quarto di punto ogni trimestre
Da una parte la riunione della Bce, che questa settimana darà il via al primo taglio dei tassi di interesse, con le relative conseguenze per i mercati finanziari. Dall’altra un primo rallentamento dell’economia degli Stati Uniti dopo un anno di forte crescita, mentre le economie dell’Eurozona e del Regno Unito sono in fase di ripresa, arrivando dunque a convergere. Sono questi i punti su cui si concentra l’analisi di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments.
SI AVVICINA IL TAGLIO ANCHE DELLA FED?
Il rallentamento degli Stati Uniti, spiega Bell, sembra essere un’ottima notizia perché offre la speranza che la Fed inizi a ridurre i tassi di interesse. I consumatori statunitensi non solo si trovano in una situazione di eccesso di spesa ma devono pure far fronte ad un rallentamento della crescita del reddito reale: la conseguenza è un rallentamento dell’economia generale. Nel breve termine, dunque, non si prospetta un rischio di recessione. Anzi, per l’analista di Columbia Threadneedle Investments una domanda più debole dovrebbe aiutare a ridurre l’inflazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.