Uno strumento che promette di portare la sostenibilità al livello successivo, ma che in realtà ha anch’esso un’impronta non indifferente sulle risorse e sull’ambiente. Che si fa, quindi?
Alzi la mano chi si è accorto che è arrivata l’estate.
No perché, tecnicamente, saremmo entrati nella nuova stagione dal 21 giugno scorso, ma con tutta la pioggia e il tempaccio di questa primavera, siamo a credito con la natura.
Ma lei potrebbe anche fare spallucce e dire che, in fondo, è anche colpa nostra se il clima appare impazzito, giusto? Lo dicono anche gli scienziati che il cambiamento climatico è dovuto all’azione dell’essere umano.
Ma se fossimo in grado di fare qualcosa che risolva la situazione? Ma se creassimo uno strumento che ci permettesse di aiutarci a ridurre la nostra impronta ambientale?
In realtà lo abbiamo già fatto, e anche più d’uno. Solo che anche questi non sono proprio indifferenti all’ambiente.
Nel Sunday View di questa settimana scopriamo come la tecnologia può aiutarci a risolvere e al contempo a peggiorare l’annosa questione dell’impatto ambientale.
Sembra assurdo? Leggiamo di più allora…
SETE DI SVILUPPO
L’intelligenza artificiale e, più in generale, i sistemi digitali di automatizzazione, sono uno strumento fondamentale per ridurre lo spreco delle risorse naturali. Solo che la stessa IA non esisterebbe neanche senza un cospicuo consumo d’acqua potabile. E il perché è presto detto: il liquido serve a raffreddare gli enormi motori dei server per evitare che si surriscaldino durante il loro incessante lavoro h24…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.