Essenziale tornare ai fondamentali, esaminare le valutazioni e rimanere disciplinati cercando di distinguere tra titoli le cui valutazioni sono costose e quelli con un potenziale di crescita sostenibile
Il rapporto sul CPI (Consumer Price Index) USA di luglio ha incrementato le probabilità di un taglio dei tassi della Fed a settembre mentre i più recenti timori sulle restrizioni all’industria dei chip hanno rafforzato i segnali iniziali di una possibile rotazione azionaria. Una dinamica capace di alimentare il potenziale per un ampliamento del rally, che non dovrebbe tuttavia essere lineare e, inoltre, procedere in più passaggi. “Uno scenario che dovrebbe determinare opportunità in aree e segmenti finora trascurati, fermo restando la traiettoria degli utili” fanno sapere Vincent Mortier, Group CIO di Amundi, e Matteo Germano, Deputy Group CIO di Amundi.
L’EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA STATUNITENSE
Altrettanto cruciali, per i due manager, saranno anche altri fattori come l’evoluzione dell’economia statunitense. Nel secondo semestre, dovrebbe lievemente decelerare, sulla scia del riequilibrio dei mercati del lavoro, dell’indebolimento dei consumi e della divergenza tra i consumatori benestanti e quelli a basso reddito. In parallelo, le banche centrali tra cui Fed, BCE e BoE, dovrebbero proseguire con la loro traiettoria disinflazionistica mantenendo un atteggiamento prudente in funzione dei dati macro in uscita. “Un percorso impervio che non consente errori: tagliare i tassi troppo presto rischierebbe di far riemergere l’inflazione in un secondo momento, mentre ritardare i tagli potrebbe richiedere riduzioni più marcate in futuro” sottolineano Mortier e Germano…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.