Il presidente e amministratore delegato di Berkshire Hathaway Warren Buffett è sempre stato l’investitore che la maggior parte degli altri investitori affermati e aspiranti tali ammirava. Dopo tutto, ha acquistato la sua prima azione all’età di 11 anni e ha fatto il suo primo investimento immobiliare all’età di 14 anni. Questo la dice lunga se pensiamo che oggi ha quasi 94 anni. È anche tra le persone più ricche del mondo, con un patrimonio netto di quasi 135 miliardi di dollari, secondo Forbes nel momento in cui scriviamo.
Nel febbraio 2020, si è seduto con Becky Quick della CNBC per parlare, tra le altre cose, dell’allora Coronavirus, del debito federale e dell’economia statunitense.
Quando Quick gli ha chiesto di valutare l’economia statunitense in quel momento delicato, Buffet ha risposto: “È forte, ma un po’ più morbida rispetto a sei mesi fa”. Ha inoltre sottolineato che, sebbene l’attività sia in calo, “è in calo rispetto a un livello molto buono”.
In parole povere, Buffett stava dicendo che l’economia statunitense stava ancora andando bene, ma non era così forte come mesi fa. L’attività delle imprese ha subito un lieve rallentamento, ma si trattava di un rallentamento rispetto a un livello di prestazioni molto elevato.
Quindi, nonostante il calo, la situazione era ancora complessivamente buona. È come passare dalla corsa a tutta velocità al jogging: ci si muove ancora velocemente, ma non alla massima velocità”.
Ha proseguito dicendo che la vera domanda è dove saranno queste aziende tra cinque, dieci e vent’anni: “Alcune di esse avranno risultati sensazionali, altre scompariranno, ma nel complesso credo che l’America se la caverà molto bene. Lo sapete che è così dal 1776!”.
L’incertezza economica di allora e di oggi
All’inizio del 2020, l’economia statunitense ha dovuto affrontare una notevole incertezza a causa dell’insorgere della pandemia COVID-19. Gli investitori e le imprese erano incerti sul futuro, con conseguente volatilità dei mercati e timori di recessione.
Oggi assistiamo a un’incertezza simile, ma per motivi diversi. Le preoccupazioni per le potenziali azioni della Federal Reserve, per l’inflazione, per le tensioni geopolitiche e per il rallentamento dell’economia globale stanno causando malessere nei mercati. Questo senso di incertezza è comune a entrambi i periodi e determina le fluttuazioni del sentiment degli investitori.
Tuttavia, Buffett ha sottolineato l’importanza di guardare oltre le fluttuazioni immediate e di considerare la traiettoria a lungo termine delle aziende e dell’economia nel suo complesso. In sostanza, sta dicendo che, mentre alcune aziende prospereranno e altre falliranno, la tendenza generale per l’America è stata positiva per più di due secoli e probabilmente continuerà ad esserlo.
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