Sam Vereecke, Cio Fixed Income di DPAM, ritiene che la volatilità del mercato non sia finita e che finora i mercati siano stati troppo ottimisti sull’economia Usa
La settimana di Ferragosto è iniziata all’insegna di un miglioramento del quadro generale dei mercati, dopo le turbolenze della scorsa settimana. Ma non si può abbassare la guardia. Sam Vereecke, Cio Fixed Income di DPAM, sottolinea che non bisogna pensare che la volatilità del mercato sia finita. “Pur prevedendo un continuo indebolimento dello slancio economico e un’ulteriore normalizzazione dell’inflazione, ci aspettiamo che i dati possano ancora, di tanto in tanto, riservare sorprese. Tuttavia, la direzione di marcia complessiva è chiara”, aggiunge il manager di DPAM.
CALO DEI RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO
Dall’inizio di luglio, il rendimento del Bund decennale è sceso dal 2,6% al 2,15%, mentre il rendimento del Treasury decennale statunitense è passato dal 4,46% al 3,76%. In vista di questo cambiamento DPAM si è posizionata sovrappesando la duration con un orientamento verso l’irripidimento della curva, prevedendo che la curva dei tassi d’interesse si sarebbe resa più ripida con un calo più significativo dei tassi a breve termine rispetto a quelli a lungo termine. “Questa strategia – precisa Sam Vereecke – si basava sulla nostra valutazione che i mercati fossero eccessivamente ottimisti sulle prospettive economiche, soprattutto sulla base di consumi forti negli Usa e di un robusto mercato del lavoro. Abbiamo sempre sostenuto che questa forza sarebbe stata limitata nel tempo, anche se la volatilità del contesto rendeva difficile stabilire con esattezza quando sarebbe venuta meno”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.